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I nostri genitori si sono sposati di solito in giovane età, magari lui era un po' più anziano "perché era quello che portava i soldi a casa", e noi figli eravamo sicuri che loro sarebbero invecchiati insieme. Oggi la situazione è ben diversa ed è sotto gli occhi di tutti. La morte della famiglia intesa in senso tradizionale avviene negli anni '70. Anni marcati da movimenti tumultuosi da un punto di vista intellettuale, in cui si contestava il padre come rappresentante dell'autorità. Il rifiuto delle differenze di genere, in particolare, conduceva all'irrilevanza della figura del padre, con una visione dell'uomo come "donatore di seme". Ma qual è il ruolo del padre di oggi? Che cosa ci si aspetta da lui? Che tipo di relazione può instaurare con il proprio figlio per garantirgli una crescita che sia realmente tale? L'autore, attraverso una analisi delle componenti storielle, antropologiche, psicologiche e sociologiche legate al processo dell'individuazione maschile, offre in questo volume un quadro realistico ma fiducioso del potenziale insito negli attuali movimenti di ricerca di una nuova identità.